Con l’arrivo della primavera e dei primi caldi, comincia a farsi sentire in maniera sempre più forte quella voglia di liberta’ e quel desiderio di pace e serenità che solo l’andar per mare può regalare.
Ma per fare in modo che questo sogno non venga spazzato via in un solo colpo da problemi e ritardi vari, bisogna sempre provvedere nel periodo autunnale/primaverile ad una accurata e scrupolosa manutenzione della propria imbarcazione.
Proprio per facilizzare tutto ciò, abbiamo deciso di stilare di seguito un breve elenco di consigli utili sulle operazioni che dovrebbero garantire una corretta manutenzione e che dovrebbero conseguentemente permettere una navigazione in assoluta tranquillità e sicurezza.
Il momento dell’alaggio dell’imbarcazione è un occasione preziosa per controllare ed ispezionare con cura lo stato di salute dell’opera viva, ovvero quella parte dello scafo che è costantemente a contatto con l’acqua. Nella vetroresina, quest’ operazione di controllo deve essere fatta con molta attenzione, per essere sicuri che non siano apparse sullo scafo le terribili bollicine, sintomo più evidente dell’osmosi. Passato questo primo controllo, spostiamo la nostra attenzione su alcuni elementi molto precisi.
Per quanto riguarda la carena, essa andrebbe riverniciata tutti gli anni, ma talvolta si può fare ad anni alterni. Questa importante operazione non va per nulla sottovalutata anzi, necessità di molta cura e precisione, ecco perché prima di “passare” l’antivegetativa sulla propria barca è giusto fare alcune riflessioni, in modo da optare sempre per la giusta soluzione, tenendo conto non solo del modello dell’imbarcazione, ma anche dell’utilizzo che se ne fa. A tal proposito è bene ricordare che, in linea di massima, se si utilizza poco la barca e si prevede di tirarla su ogni anno, potrebbe essere corretto l’utilizzo di una antivegetativa “auto levigante”, diversamente da ciò, in caso di un utilizzo prolungato dell’imbarcazione, magari con carena planante, meglio sarebbe optare per un’antivegetativa a matrice dura. E’ bene tuttavia ricordare che, a prescindere ovviamente dalle disponibilità temporali che ciascuno possiede, al contrario di quanto molti credano, l’utilizzo costante dell’imbarcazione rappresenta solo un fattore positivo per la barca stessa. Il costante movimento infatti impedirà la formazione di agenti biologici sulla superficie della carena.
Per quanto riguarda le eliche invece, molto importante è un loro attento controllo. Le eliche infatti di norma necessiterebbero di una manutenzione annuale, attraverso una pulizia disincrostante con acidi precisi. Giusto ricordare che, sulle eliche così come sui piedi poppieri, va utilizzata un’antivegetativa apposita poiché quella utilizzata per la carena se ne andrebbe dopo poche ore di marcia.
Va inoltre ricordato che una buona manutenzione dello scafo dell’imbarcazione, non può prescindere dalla sostituzione degli zinchi, ricordando sempre che nessun anodo sacrificale deve essere dipinto per poter svolgere bene le sue funzioni, così come non può non prevedere il controllo di tutti i passa scafi e di tutte le prese a mare. Questi infatti sono senza dubbio i soggetti della carena maggiormente soggetti a rottura, a volte con conseguenze anche piuttosto gravi. Tant’è vero che sono proprio tra i primi elementi ad essere ispezionati dal RINA o dagli altri certificatori nelle ispezioni periodiche.
Scendendo poi in coperta un’ottima idea è sempre quella di controllare le guarnizioni degli oblo’ e dei passauomo.
Anche il bagno necessita poi di un controllo, se infatti il wc scarica male o non pompa bene l’acqua, bisogna sostituirlo, sostituendo le guarnizioni e lubrificandone le parti. Una buona norma preventiva per il mantenimento delle parti in gomma del wc è quella di gettare dentro la tazza un po’ di vasellina, che le lubrifica e le protegge. Molto importante è ovviamente il controllo delle tubature, specie quelle di scarico, perché eventuali incrostazioni ne riducono il diametro e di conseguenza l’efficienza. Al minimo dubbio sulla tenuta delle guarnizioni, è sempre buona regola cambiarle immediatamente, seguendo quel vecchio detto che prevenire e sempre meglio che curare, magari quando poi si è costretti a farlo d’estate in mezzo al mare con problemi al wc. Se il wc dovesse poi emanare un cattivo odore, sarebbe necessario allora sostituire il tubo di scarico, è normale infatti che dopo un po’ di tempo la gomma diventi porosa. Quindi, con presa a mare di scarico aperta, si dovrebbe versare un secchio con acqua dolce mista al 50% con candeggina nella tazza, dare un paio di pompate in modo da far penetrare il liquido nella pompa, lasciare agire per una mezz’ora e poi scaricare.
Per un giusto controllo dell’impianto elettrico, giusto è partire da una verifica del funzionamento di tutte le utenze, dalle luci al salpa ancora, per poi dirigersi direttamente al quadro elettrico, spruzzandovi sopra, sulle diverse connessioni, uno spray antiossidante protettivo. Per le batterie poi, una volta controllato lo stato di carica attraverso l’uso di un densimetro, buona regola è quella di pulire i terminali dei cavi e ricoprirli di vaselina filante.
Giunti in fine nel vano motori, ricordandosi sempre che esistono differenze per esempio fra motori diesel e motori benzina, le operazioni di manutenzione da effettuare sono: sostituire i filtri dell’olio e del carburante, cambiare l’olio motore, controllare lo stato di usura e della tensione della cinghia dell’alternatore, pulire il filtro dell’acqua. Controllare poi lo stato della girante della pompa dell’acqua del circuito di raffreddamento è sempre un’altra buona abitudine. Una buona idea è poi quella di avere a bordo sempre alcuni ricambi indispensabili come la cinghia dell’alternatore, una o più giranti di rispetto completa di guarnizione o addirittura un tubetto di gomma rossa per guarnizioni.
In conclusione seguire la lista di queste manutenzioni potrebbe sicuramente mettervi al riparo da problematici inconveniente e per mettervi di godere al meglio nella stagione estiva della vostra imbarcazione.