Riprendiamo l’argomento trattato in precedenza alla luce di nuovi avvenimenti.
Finita l’estate si comincia a pensare di cosa fare della propria imbarcazione e per quelle persone che hanno in programma di sostituirla con una nuova, il Salone di Genova rappresenta sicuramente il luogo ideale per le proprie scelte.
Ultimata la parte più difficile, relativa alla scelta dell’imbarcazione ideale (meglio ancora se con un rapporto qualità prezzo fenomenale come la BAVARIA!), rimangono da definire alcuni aspetti quali, non di poco conto, come pagarla.
Negli anni scorsi lo strumento del leasing con IVA agevolata rappresentava la quasi totalità delle operazioni di compravendita d’imbarcazioni, anche piccole. Tuttavia, l’inasprimento dei criteri di valutazione derivato anche dall’aumento delle insolvenze, ha ridotto l’uso di questo servizio, selezionando di fatto la potenziale clientela.
Indubbiamente l’aumento dell’IVA, passata dal 20 al 21%, influisce positivamente a favore del leasing in quanto aumenta il risparmio, seppur in maniera minima, tra l’imposta piena e quella pagata. Il risparmio si traduce in 400 euro su 100 mila di valore con l’aliquota del 60% per il leasing italiano e di 1.000 euro per quello francese.
Premessa la decisione di usufruire di questa forma di finanziamento, andiamo ad esaminare quelle che sono le caratteristiche e differenze tra i vari leasing disponibili.
Tralasciando il mutuo nautico relativo alle barche usate e i leasing con bandiera offshore, esaminiamo nello specifico il leasing italiano e quello francese.
Leasing italiano
È sicuramente quello maggiormente utilizzato in quanto offerto da un numero maggiore di società e banche italiane.
Vantaggi:
- Bandiera italiana. - Facilità di rapporto con le banche, qualora già clienti. - IVA agevolata a scaglioni. - Dotazioni di sicurezza meno care rispetto a quelle francesi.
Svantaggi:
- Atto notarile di compravendita. - Dimostrazione o autocertificazione di una navigazione fuori delle acque territoriali. - Costo atto notarile al riscatto. - Patente nautica valida oltre le 12 miglia.
Leasing francese con bandiera francese
Vantaggi:
- Nessun atto di compravendita notarile. - Maggior risparmio sull’IVA alla luce dell’ultimo aumento. - IVA agevolata fissa al 9,8%. - Costi immatricolazione più bassi. - Nessuna necessità di dimostrazione di una navigazione fuori dalle acque territoriali. - Extraterritorialità della bandiera per sopraluoghi a bordo.
Svantaggi:
- Pagamento della tassa di stazionamento in base alla potenza dei motori. - Necessità di un transito certificato, alla consegna, in un porto francese. - Costo di dismissione della bandiera francese per averla italiana a fine locazione.
Leasing francese con bandiera italiana
Vantaggi:
- Bandiera italiana. - Maggior risparmio sull’Iva alla luce dell’ultimo aumento. - Iva agevolata fissa al 9,8%. - Nessuna necessità di dimostrazione di una navigazione fuori dalle acque territoriali. - Esenzione della tassa di stazionamento se l’utilizzatore non risiede in Francia e non staziona stabilmente in acque francesi.
Svantaggi:
- Necessità di un transito certificato, alla consegna, in un porto francese. - Atto notarile di compravendita. - Costo notarile al riscatto. - In caso di verifica, maggior documentazione da produrre.
Criteri comuni per le due tipologie di leasing:
- L’anticipo massimo è del 40%. - Il rapporto tra importo canone mensile e reddito dichiarato è di 1:3 (ad una rata di mille euro/mese deve corrispondere un reddito di 36.000 euro annuo). - Nessuna segnalazione negativa dalla centrale rischi. - Nessuno riscatto finale alto. - Canoni modulari non disponibili.
In conclusione, qualora non si voglia pagare la barca subito per intero, il leasing, qualsiasi tipologia si tenga in considerazione, rimane uno strumento molto interessante da utilizzare per via del risparmio ricavato dall’IVA ridotta. Lo scegliere tra italiano o francese rimane solo un aspetto soggettivo.