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Immagine del redattoreM3 Servizi Nautici

GRANDI NOVITA’ SULLA TASSA DI POSSESSO E SUL NOLEGGIO OCCASIONALE


Dopo pochi mesi dal proprio insediamento, il nuovo Governo di Enrico Letta ha iniziato ad apportare novità nel settore nautico, nell’ottica di un tentativo di ripresa del comparto, riconsiderandolo finalmente come un’opportunità di crescita economica globale.

Le novità riguardano due importanti punti al centro dell’attenzione degli armatori nell’ultimo anno: l’imposta sul possesso delle imbarcazioni e le norme relative al noleggio occasionale.

Da parte di UCINA, Confindustria Nautica e di tutto il comparto c’è soddisfazione per il recepimento da parte del Governo delle istanze presentate dall’Associazione di categoria nel corso degli ultimi mesi mirate ad offrire al comparto nautico un’opportunità di ripresa.

Il “Decreto del fare” approvato pochi giorni fa dal Consiglio dei Ministri contiene infatti due disposizioni che potranno dare un impulso per il rilancio dell’industria e del turismo nautico.

La prima riconsidera la tassa di possesso sulle imbarcazioni a vantaggio delle unità di piccole e medie dimensioni, lasciando invece intatto l’importo per i maxi yacht.

L’imposta viene cancellata per le imbarcazioni fino a 14 metri mentre sono dimezzate le aliquote per le unità da 14 a 20 metri dando un segnale di forte discontinuità politica proprio all’inizio della stagione.

La seconda disposizione, riguardante il noleggio occasionale da parte del proprietario dell’imbarcazione da diporto, elimina il tetto di importo (30 mila euro) precedentemente fissato per l’applicazione del regime forfettario al 20% e, di contro, fissa un limite in giornate annue in cui poter svolgere tale attività (60) a tutela degli operatori commerciali del settore.

Va ricordato che il noleggio occasionale non dà luogo per legge a un’attività commerciale e, pertanto, non beneficia delle detrazioni previste in quest’ultimo caso. La norma regolamenta il noleggio occasionale e favorisce sia il proprietario dell’imbarcazione che, in questo modo, può rifarsi di alcune spese, sia le aziende di chartering che, grazie a questa novità legislativa, potranno reperire affittandole dai privati parte delle unità da utilizzare per il proprio servizio senza necessariamente doverne acquistare di nuove.

Certamente la strada per uscire dalla crisi è ancora lunga, ma queste prime novità aiutano almeno in parte la nostra Nautica, riflettendo anche un cambio di percezione della nautica e del diportismo da parte del Governo e, ci auguriamo, anche a livello della pubblica opinione.

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